Giro d’Italia 2024, Presentazione Percorso e Favoriti Decima Tappa: Pompei – Cusano Mutri/Bocca della Selva (142 km)
Dopo il giorno di riposo, il Giro d’Italia 2024 riparte con la decima tappa. La Corsa Rosa si muoverà da Pompei per fare rotta verso Cusano Mutri, dove un arrivo in salita attende i corridori, che vedranno il traguardo dopo 142 chilometri di corsa. La frazione è di quelle da prendere con le molle, sia per via del percorso sia perché dopo 36 ore di relativa tranquillità, condizione che spesso ha causato qualche problema a corridori di classifica. In chiave successo di giornata, da vedere se ci sarà spazio per un’eventuale fuga, anche se il chilometraggio, non particolarmente lungo, lascia meno spazio di manovra agli attaccanti.
ORARIO DI PARTENZA: 13:05
ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 16:58-17:27
DIRETTA TV E STREAMING: 12:20-14:00 RaiSport / 14:00-18:05 Rai 2 / 12:45-17:45 Eurosport 1, Eurosport, Discovery+
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Percorso Decima Tappa Giro d’Italia 2024
Si riparte quindi da Pompei, per affrontare, nella prima parte di giornata, un lungo tratto pianeggiante. La carovana risalirà verso nord e non troverà difficoltà altimetriche fino al chilometro 50, quando inizierà la lieve salita che porta ad Arpaia, dove è piazzato il primo traguardo di volante della tappa. A quel punto, seguirà un altro breve tratto di pianura e poi comincerà una sarabanda di saliscendi, senza più un attimo di respiro. Per iniziare, i corridori affronteranno l’ascesa al Monte Taburno (non categorizzata), la cui conclusione segnerà in pratica la boa di metà percorso.
Rapida discesa e si risale subito, verso Camposauro (6,1 km al 7,8%), ascesa che presenta anche una punta massima al 14 per cento di pendenza e che è classifica Gpm di Seconda categoria. Nuova discesa, un tratto misto e altra salita, questa volta verso Guardia Sanframondi: in cima, non ci saranno punti per la classifica della Maglia Azzurra, ma i corridori troveranno invece il traguardo dell’Intergiro, con abbuoni in palio. Finita la salita, però, non si scende: la strada rimarrà in quota e, fra un saliscendi e l’altro, porterà i corridori a Cusano Mutri (km 121,4), dove è posto il secondo traguardo volante di giornata (con abbuoni in palio). Un brevissimo tratto di pianura farà da introduzione alla salita conclusiva, quella di Bocca della Selva, lunga 17,9 chilometri e con il 5,6 per cento di pendenza media.
L’ascesa finale è abbastanza irregolare: i primi 6 chilometri vanno su al 6,1% di pendenza media, nei 5,5 chilometri successivi c’è anche un breve tratto di discesa e la parte più dura e invece quella degli ultimi 5,5, dove le rampe andranno spesso oltre l’8% di pendenza. Gli ultimi 900 metri prima della linea del traguardo saranno particolarmente ostici e con molta probabilità si riveleranno decisivi per la vittoria di tappa.
Salite Decima Tappa Giro d’Italia 2024
NOME | CAT | QUOTA | KM | INIZIO | LUNGHEZZA | DISL | % MED | % MAX |
Camposauro | 2 | 810 | 82,5 | 76,4 | 6,1 | 476 | 7,8% | 14% |
Bocca della Selva | 1 | 1392 | 142,0 | 124,1 | 17,9 | 976 | 5,6% | 10% |
Favoriti Decima Tappa Giro d’Italia 2024
Come da tradizione in questo tipo di frazione, il discorso favoriti andrà diviso fra uomini di classifica e attaccanti da lontano. Se i primi vorranno, come successo a Prati di Tivo, giocarsi il successo di giornata, ovviamente il peso del pronostico è tutto sulle spalle di Tadej Pogačar (UAE Team Emirates). La Maglia Rosa finora ha dimostrato una netta superiorità sul resto della concorrenza e l’impressione è che lo sloveno possa accelerare come e quando vuole per levarsi tutti gli altri di ruota. Pogačar ha già vinto tre tappe nell’arco dei primi nove giorni di corsa, ma ha già fatto capire di non essere un corridore che si sazia facilmente: in più, la squadra emiratina non pare essere disposta a fare tante concessioni alle altre formazioni.
In quanto a salita, il corridore che sembra quantomeno potersi avvicinare alle prestazioni della Maglia Rosa è Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale), che arriva da una grande cronometro e da una convincente prova a Prati di Tivo. Messo da parte l’errore tattico di Oropa, l’australiano potrebbe gestirsi bene lungo la salita finale, per poi provare a piazzare un’accelerazione da vittoria. Chi sembra stare molto bene è Cian Uijtdebroeks (Visma|Lease a Bike), che è sì giovane, ma che ha già fatto vedere di saper andare in crescendo nell’arco di una corsa di tre settimane. Anche per lui, il discorso vittoria dipenderà dal tempismo, oltre che, ovviamente, dal modo in cui intenderà muoversi Pogačar.
Condizione ottima anche per Daniel Felipe Martínez (Bora-hansgrohe), che finora, negli arrivi in salita, ha raccolto due secondi posti, alle spalle della sopracitata Maglia Rosa. Il colombiano ha dalla sua un notevole spunto veloce, che potrebbe favorirlo in caso di arrivo di un gruppetto: più difficile, per lui, riuscire a staccare la concorrenza lungo la salita finale. In crescendo sta andando Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), che ha già provato ad attaccare e che non si tirerà indietro in caso le circostanze glielo permettano di nuovo: per vincere, però, gli toccherà levarsi tutti, o quasi, di ruota, piazzando un attacco davvero significativo.
Per quel che riguarda gli uomini di classifica, non si possono tralasciare quelli della Ineos Grenadiers: Geraint Thomas non ha vissuto una grande cronometro, ma a Prati di Tivo ha destato una buona impressione, mentre il suo compagno Thymen Arensman sembra essere in crescita e potrebbe anche essere mandato all’attacco da lontano, seppure questo scenario possa non piacere particolarmente alla UAE. Einer Rubio (Movistar) è poi uno scalatore di razza, che sa accelerare e, soprattutto, tenere un ritmo che gli possa permettere di tenere a distanza gli eventuali inseguitori: il colombiano guarderà con interesse in particolare agli ultimi chilometri della salita finale. La squadra spagnola potrebbe però provare a orchestrare qualcosa anche attaccando da lontano, con Nairo Quintana e con Pelayo Sánchez: quest’ultimo, in particolare, viaggia sull’onda dell’entusiasmo e non è da escludere che voglia mettersi nuovamente in proprio, se ce ne fosse la possibilità.
Aprendo poi il capitolo fuga, ci sono davvero tanti corridori che vorranno provare a cogliere l’occasione, qualora il gruppo volesse lasciare le briglie morbide nell’arco della giornata. Uno fra tutti è Romain Bardet (Dsm-Firmenich PostNL), per il quale le ambizioni da podio sono ormai lontane: il francese è corridore di spessore e ha già fatto vedere di aver voglia di spendersi in avanscoperta, magari con il sostegno del compagno di squadra Kevin Vermaerke. Anche la Jayco-AlUla può provare a muovere diverse pedine, fra cui Filippo Zana e Alessandro de Marchi, mentre Luke Plapp sembra essere alle prese con qualche malanno fisico, dopo un ottimo inizio di Giro. All’attacco da lontano potrebbe andarci Lilian Calmejane (Intermarché-Wanty), che avrebbe molto bisogno dei punti doppi che sono il palio all’arrivo nell’ottica del suo inseguimento alla Maglia Azzurra.
Varie possibilità strategiche anche per la Decathlon Ag2r La Mondiale: di O’Connor abbiamo già parlato, ma in chiave fuga potrebbero muoversi Aurélien Paret-Peintre e Valentin Paret-Peintre, oltre ad Alex Baudin, che però sarà più controllato, data la sua “pericolosità” in chiave Maglia Bianca. Sospeso fra classifica e fuga, al momento, c’è anche Michael Storer (Tudor), mentre Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost) avrà, in caso riesca ad avvantaggiarsi, un maggiore margine di manovra. La squadra statunitense ha già fatto più volte vedere di puntare alle fughe e potrebbe lanciare all’attacco anche Jefferson Alexander Cepeda, Esteban Chaves e Andrea Piccolo, tutti corridori che in salita si sanno muovere bene. La Vf Group-Bardiani Csf-Faizané ha diversi corridori da mandare all’attacco: da vedere quale sarà la condizione di Giulio Pellizzari, mentre Domenico Pozzovivo presumibilmente partirà con il proposito di gestire la situazione in chiave classifica. Occhio poi a Davide Piganzoli (Polti-Kometa), che arriva da una serie di buone giornate, che ha già dimostrato di saperci fare in salita e che potrebbe avere anche il supporto, lungo la strada, di Mattia Bais e Davide Bais.
L’Astana Qazaqstan, perso Alexey Lutsenko, ragionerà in chiave classifica con Lorenzo Fortunato, mentre per la fuga potrebbero muoversi Christian Scaroni e Vadim Pronskiy. Fra i corridori che vorranno andare a caccia di gloria da lontano ci sono anche Alessandro Verre (Arkéa-B&B), Simon Geschke (Cofidis), Nick Schultz (Israel-Premier Tech) e Attila Valter (Visma|Lease a Bike), senza dimenticare uno Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) che non vuole lasciare nulla di intentato nel cammino verso una vittoria di tappa.
Borsino dei Favoriti Decima Tappa Giro d’Italia 2024
***** Tadej Pogačar
**** Ben O’Connor, Cian Uijtdebroeks
*** Daniel Felipe Martínez, Geraint Thomas, Antonio Tiberi
** Thymen Arensman, Romain Bardet, Einer Rubio, Filippo Zana
* Lilian Calmejane, Valentin Paret-Peintre, Davide Piganzoli, Georg Steinhauser, Michael Storer
Meteo previsto Decima Tappa Giro d’Italia 2024
Si parte alle 13:00 da Pompei con il sole e temperatura intorno ai 24, 25 gradi. A metà percorso, intorno a Camposauro, qualche nuvola in più, ma senza grandi conseguenze e con temperatura intorno ai 20, 21 gradi. Durante la discesa successiva cielo poco nuvoloso, ma con temperature che torneranno a salire, fino a valori sui 25 gradi. La parte finale, con la salita verso Cusano Mutri Bocca della Selva, tornerà a vedere qualche nuvola in più, ma con bassa probabilità di pioggia. Ai 1.400 metri dell’arrivo temperature più basse, sui 14, 15 gradi. Ventilazione sempre nel complesso debole.
Maggiori insidie Decima Tappa Giro d’Italia 2024
Le insidie sono tante e molto concentrate, visto il chilometraggio relativamente breve. Prima di tutto, ci sarà da capire se e come i corridori avranno assorbito il giorno di riposo, che in più di un’occasione ha portato a sorprese non di poco conto nell’arco di un Grande Giro. Poi, il chilometraggio, appunto, che imporrà uno sforzo subito rilevante, anche per via del ritmo, che sarà presumibilmente molto alto fin dai primi chilometri. Attenzione, poi, agli ultimi 40 chilometri: prima della salita finale, ci sono tanti saliscendi che possono lasciare il segno nelle gambe e che richiederanno anche, per gli uomini di classifica, un sostegno capillare da parte delle rispettive squadre.
Altimetria e Planimetria Decima Tappa Giro d’Italia 2024
Cronotabella Decima Tappa Giro d’Italia 2024
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